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venerdì 11 giugno 2010

L'Architettura Eco-sostenibile rispetta davvero l'Ambiente e l'Uomo?



Vorrei aprire una parentesi sull'architettura eco-sostenibile.
Ultimamente vedo architetture di questo genere nascere come funghi quasi per moda, vorrei sottolineare che una cosa è fare dell'architettura con materiali eco-sostenibili nel rispetto dell'ambiente, ed un'altra è crearsi una scusa nell'architettura facendo delle strutture che ostacolano la vista e creano un ingombro dimensionale.
Il fatto è che sembrano essere giustificate perchè utilizzando materiali compatibili con la natura, e riempiendole di terrazze con verde o serre e orti, si cerca di mimetizzarle nella natura stessa.
In questo ho i miei dubbi, a volte sembrano quasi dei piccoli mostri che escono dal terreno, ricoperti di verde, non fa nulla se arrivano ad altezze incredibili, l'importante è che siano eco-sostenibili, ed il deturpamento dell'ambiente e del panorama dove lo mettiamo? No, l'importante è che rispettino determinati parametri, anche se ultimamente il WWF ha creato un decalogo per gli edifici ecologici. Può sembrare poca cosa, ma in realtà ciò significa che al riguardo le associazioni ecologiche si stanno muovendo con maggior cognizione di causa degli stessi architetti.
Vi posto alcune cosiddette architeture sostenibili che rispecchiano quanto appena detto.



Tropicool KL



Atelier Data
MOOV



Mass Studies



Time links Ziggurat



Romses Architects


Oramai si vedono architetture sostenibili di tuti i i tipi: edifici come la ziggurat che pretendono di incapsulare 1 milione id abitanti creando un habitat naturale, una sorta di metropoli autosufficiente, oppure la Seoul Community dove l'architetto ha immaginato 2590 celle disposte come in un alveare.

Ma gli architetti di queste mega-opere si sono chiesti se riuscirà davvero a poter vivere così un essere umano, senza più aver bisogno di uscire? Ultimamente alcuni scienziati stanno sperimentando su astronauti in Russia, l'effetto della missione su Marte.
L'esperimento Mars 500 consiste nell'isolare sei individui, cercando di ricreare per loro un habitat quanto più completo possibile nello spazio permesso da una missione spaziale per 500 giorni, adesso stanno aspettando i primi risultati. Individui che vengono selezionati psicologicamente, ed allenati a poter vivere ed adattarsi a spazi ristretti, ciascuno di loro avrà uno spazio di 3m2 privato in una sorta di bilocale di 72m2 e per un tempo di un anno e mezzo, ed al primo segno di instabilità psicologica verranno tirati fuori da quest'ambiente.
Questo vuol dire che non è tanto semplice decidere di far vivere un certo numero di persone in architettura o metropoli sostenibili dove non mancherà nulla; gli architetti non hanno tenuto in conto una cosa molto importante: essere a contatto con la natura, con la vita, non significa chiudersi ma aprirsi al mondo, socializzare, viaggiare, vivere fuori...

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